«Per quanto riguarda la cura, penso in particolare all’attenzione da prestare agli anziani nelle case di riposo, e alle persone alla fine della loro vita, che devono essere accompagnate mediante lo sviluppo delle cure palliative». Parola di Papa Francesco, che nei giorni scorsi ha ricevuto in Udienza alcuni amministratori pubblici francesi.

Il Pontefice, nel suo discorso e nel successo incontro con i partecipanti al 27’ congresso mondiale dell’Uniapac, è quindi intervenuto sulla questione – che resta centrale – delle cure palliative, ampliando il discorso anche all’inclusione di chi soffre. La dignità, quindi, come elemento cardine della nostra società: «La cura – ha detto Papa Francesco – può essere intesa come prendersi cura delle persone e della natura, offrendo prodotti e servizi per la crescita del bene comune». Prendersi cura della dignità umana «contribuirà ad assicurare un futuro sostenibile alle generazioni future», senza dimenticare un recente patto siglato ad Assisi, tra mille giovani economisti e imprenditori, che punta su «un’economia a servizio della persona, della famiglia e della vita, rispettosa di ogni donna, uomo, bambino, anziano e soprattutto dei più fragili e vulnerabili; un’economia dove la cura sostituisce lo scarto e l’indifferenza; un’economia che non lascia indietro nessuno, per costruire una società in cui le pietre scartate dalla mentalità dominante diventano pietre angolari».

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