Il dolore non è un destino, ma una condizione che si può e si deve affrontare con cura, competenza e umanità: è da qui che parte il nostro impegno quotidiano come AHMIS ed è il concetto fondamentale ribadito recentemente dal Congresso Nazionale SIAARTI- I care, associazione di anestesisti, palliativisti e professionisti della terapia intensiva.
Al centro dell’incontro il tema del dolore oncologico e cronico, e del ruolo centrale dell’anestesista-rianimatore nella presa in carico del paziente, dall’inizio della malattia fino alla fase terminale. Un approccio che valorizza l’intervento multidisciplinare, la continuità assistenziale e l’alleanza con le famiglie e i caregiver.
“Il trattamento del dolore non può essere confinato alle ultime fasi di una malattia – è stato evidenziato – ma deve diventare parte di un percorso integrato che accompagna la persona malata in ogni fase, anche quando la vita non è in pericolo immediato.”
Un articolo pubblicato su Panorama della Sanità racconta bene come stia crescendo, anche a livello pubblico, la consapevolezza che dignità e qualità della vita devono essere garantite a ogni persona, non solo con farmaci, ma anche con un supporto psicologico, etico e relazionale che coinvolge tutto il contesto di cura, familiari inclusi.
Anche per questo, AHMIS segue da anni non solo i pazienti, ma anche chi si prende cura di loro: figli, compagni, coniugi, amici. I caregiver sono parte integrante del percorso, e spesso hanno bisogno – soprattutto dopo la perdita – di essere accompagnati, ascoltati, aiutati a rielaborare e ripartire.